Futuro anteriore

maglia cif 2012

“Un paio di giorni fa’, stanco della routine quotidiana ed afflitto da un po’ di nostalgia, sono andato a fare visita alla mia vecchia facoltà di Scienze Politiche. Vecchia si fa per dire, rispetto alla sede che frequentavo io nel centro cittadino, di datato non ha niente: aule grandi, bella e capiente biblioteca, impianti moderni. Certo però vi dico la verità: il fascino del vecchio edificio per me era impareggiabile, era un po’ come respirare la storia che si studiava e non solo, l’uscire ed il camminare nel centro della mia città, anche solo per andare a prendere un panino od il bus era francamente tutta un’altra cosa. La nuova facoltà sarà anche efficiente, aiuta le attività degli studenti ma la freddezza delle sue mura resta, per me, inguaribile romantico, un limite non da poco.

Con la voglia di riprovare l’”ebrezza” di sedermi su una sedia così come facevo da studente entro in un’aula e proprio appoggiato al posto accanto al mio, vedo un libro, chi sa magari lasciato lì da qualche studente. Il titolo certo non lascia margine alla fantasia per quanto riguarda il contenuto : Storia Contemporanea. Quello che però mi colpisce da subito è la particolare e diversa porosità delle pagine rispetto ai soliti libri. Penso che sia carta riciclata ma sembra che sia prodotta con un sistema diverso dal solito ed allora incuriosito vado a vedere la data di stampa: 16/11/2065! Non è possibile, penso fra me e me, hanno sbagliato a scrivere la data! Per conferma scorro le pagine fino all’ultimo capitolo del testo e con mia sorpresa leggo come esso voglia illustrare i passaggi decisivi degli ultimi 50 anni: dal 2015 al 2065….Troppo forte la voglia di scoprirne il contenuto per domandarmi da dove diavolo sia piovuto quel libro!

Riassumendone i vari paragrafi, il capitolo parte proprio dal referendum sulla secessione della Scozia avvenuto un paio di mesi fa, di come sia divenuto un simbolo del cambiamento che sarebbe intercorso negli anni successivi. La sconfitta degli indipendentisti era stata solo apparente: aveva reso noto al mondo le pretese scozzesi, aveva da subito dato dei frutti, con maggiore autonomia concessa dallo Stato centrale a questo popolo britannico e soprattutto aveva messo in moto una serie di rivendicazioni simili in tutta Europa come se avesse riacceso un fuoco mai sopito: quello della identità collettiva delle persone. E come esempio di questo, si fa anche un breve cenno anche alla schiacciante vittoria degli autonomisti nel sondaggio/referendum catalano di una settimana fa’. Leggo che in 25 anni non solo i governi europei sono stati costretti dalla storia economica, i suoi sviluppi, ad una maggiore coesione continentale con la nascita di una vera Unione Europea ma di come essa sia poi divenuta anche rappresentante anche delle Regioni europee. Oltre ad un vero governo l’Europa adesso ha due camere: una rappresenta gli Stati, l’altra le Regioni ed hanno la stessa forza. E le nostre comunità? Hanno nel corso degli anni ottenuto sempre maggior spazio all’interno dei diversi Stati grazie a meccanismi di rappresentanza ed autonomia. Spesso si trovano ad avere in mano a una Camera all’interno delle istituzioni di Stati Nazione, nel complesso al quanto indeboliti. Si parla poi specificatamente della vecchia teoria sulla ciclicità della storia, una teoria presa a prestito dall’economia: le comunità sarebbero come rifiorite, sarebbe ritornato il loro turno in quanto maggiori rappresentanti dell’identità collettiva delle persone. Stanche di socializzare solo attraverso gli strumenti, le persone avrebbero cercato l’istituzione più vicina a loro storicamente e fisicamente, che riavvicinasse gli uni con gli altri.

L’Europa adesso regge e sa rispondere coesa ad ogni turbativa a livello mondiale sia essa economica o politica. Quella che una volta era l’Onu si trasforma nell’Unione Mondiale dei Continenti. Sì perché anche gli altri continenti hanno ormai istituzioni che le rappresentano sul modello europeo. Proprio mentre inizio a leggere di un avvenimento che avrebbe favorito la coesione mondiale, sento squillare il mio cellulare, appoggio il libro un attimo, ma il telefono finisce subito di squillare. Con totale disinteresse di vedere di chi era la chiamata persa voglio, anzi vorrei riprendere il libro in mano, ansioso di finire, ma….niente il libro si è come dissolto, sparito dal tavolo davanti a me dove lo avevo appoggiato. Di quale avvenimento avrei letto avessi potuto andare avanti? Nelle ultime righe che stavo leggendo si accennava ad un incontro della civiltà umana, ma con chi o con cosa? Una divinità, un’entità aliena od entrambe le cose messe insieme?

Se questo strano accadimento che vi ho narrato non è stato solo frutto della mia fantasia; se si è trattato davvero di un libro di Storia Contemporanea piovutomi in mano per poco, purtroppo, dal futuro, è proprio il caso di citare Battisti: lo scopriremo solo vivendo”.

Eccomi qua sparuti ma cari lettori, dopo tanti pezzi mi sono cimentato anch’io con un po’ di fantasy…..direi fantapolitica. Ma attenzione alcuni temi sono reali e sono dei must per questo blog: la crescente richiesta di rappresentanza a livello regionale e di comunità, il necessario sviluppo dell’Unione europea, un governo del mondo più concreto ed in grado di intervenire là dove c’è bisogno. Io poi non sono per niente convinto della teoria molto egoistica che nell’universo siamo soli.

Un saluto a tutte/i!

Il vostro Joseph Gary

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