Germans do it better!

La curva dei tifosi del Borussia Dortmund

La curva dei tifosi del Borussia Dortmund

Qualcuno di voi lettori , leggendo il titolo contenente un’espressione allusiva, penserà che finalmente questo blog inizia a parlare di argomenti diversi, diciamo più stuzzicanti. Mi dispiace deludere ma in realtà affronto in questo pezzo un argomento di diritto costituzionale, quindi niente sesso. Però dovrete ammettere che per una volta sono ben riuscito a scegliere un’immagine in tema con l’articolo (quelli ritratti nella foto sono infatti i tifosi del Borussia Dortmund che per altro hanno i colori del nostro blog) ed un articolo attuale visto che si parla  di Germania in questo periodo per  via delle elezioni che si sono tenute in quel Paese. Inoltre vi dico anche che preferisco parlarvi di un certo tipo di cose che di politica italiana per la quale in questo periodo è difficile non provare rigetto e per la quale vi sono già state date le previsioni e pareri nei precedenti articoli. Vi illustrerò come si possa formulare delle norme  che prevedano un assetto istituzionale funzionale senza pensare che ciò sia impossibile o che ciò possa venire molto lontano nel tempo o nello spazio. Mi riferisco al caso tedesco. Procedo prima col descrivere lo Stato federale tedesco così come è composto per poi passare al suo funzionamento istituzionale cercando di darne una valutazione fin dalla prima parte descrittiva. Successivamente, in un altro futuro pezzo vedremo e confronteremo il sistema fiscale italiano con quello tedesco.

La Germania è uno stato federale diviso in 16 Lander (stati) che sono in ordine alfabetico: Amburgo, Assia, Baden – Wurttemberg, Bassa Sassonia,  Baviera, Berlino, Brandeburgo, Brema, , Meclemburgo – Pomerania, Renanaia Palatinato, Saarland, sassonia, sassonia – Anhalt, Schleswing – Holstein e Turiningia. Qualcuno di voi mi contesterà che Amburgo, Berlino e Brema sono città ed io ve lo confermo ma sono città-stato, primo esempio da non sottovalutare che ci viene dall’esperienza teutonica che dice al mondo che le città ed i comuni si possono autogovernare e farlo alla grande….In alcuni dei Lander più grandi sono presenti dei Distretti Governativi che potremmo definire una sorta di suddivisione regionale mentre in tutti gli Stati sono presenti i Circondari un po’ le nostre province ma che in taluni casi coincidono con le città (Circondari Urbani). Infine, se permettete “last but not the least”, i Comuni, che possono riunirsi in Confederazioni Comunali, enti che coordinano l’attività delle istituzioni comunali. Solo i Land, i Circondari Elettorali, i Comuni e qualche Confederazione Comunale hanno organi elettivi. Secondo un’effettiva  e basilare per me applicazione del principio di sussidiarietà, il Comune è responsabile di ogni questione locale ed a salire i livelli “superiori” intervengono solo se si affrontano aspetti che riguardano più livelli “inferiori”. Se mi chiedete se Letta ed il suo Governo nell’idea della riforma delle provincie ha preso spunto dalla situazione tedesca, la mia risposta è affermativa, basta pensare alle possibili future città metropolitane che altro non sono che i Circondari Urbani teutonici od alle Unioni di Comuni che altro non sono le Confederazioni Comunali della Germania.

Passo adesso a cercare di spiegare il funzionamento dello Stato tedesco così come è delineata dalla “Legge Fondamentale” e da quanto visto nella realtà influenzata anche dal carattere tedesco estremamente organizzatore che non lascia niente al caso.  Subito una curiosità: fu definita “Legge Fondamentale” e non “Costituzione” perché una delle prime preoccupazioni dei Presidenti dei Lander che la promulgarono nel 1949 fu quella di non dare l’impressione che niente potesse essere considerato definitivo, così come lo è di solito  considerata una Carta Costituzionale, prima di una nuova unione di tutti i Lander tedeschi, cioè anche quelli dell’Est.

Ogni Lander ha a sua volta una legge di valore costituzionale con un parlamento ed un governo autonomo con regole e funzionamenti propri. Il livello centrale, le istituzioni nazionali, sono caratterizzate da un parlamento (il Bund) diviso in due Camere e cioè il Bundestag eletto a suffragio universale su base nazionale ogni 4 anni, ed il Bundestrat dove si trovano i rappresentati scelti dai singoli Stati. Il Bundestag sceglie gli organi di governo: Il Presidente Federale che altro non è che il Capo dello Stato ed il Cancelliere Federale che è il Primo Ministro, il capo del governo in altri termini. Il sistema tedesco si è rilevato nel corso di questi decenni molto stabile grazie a quattro ragioni: una netta divisione fra maggioranza ed opposizione, lo sbarramento di almeno il  5 % di consenso elettorale per i partiti che vogliono entrare nel parlamento, una figura di Premier forte, la possibilità del Parlamento di sfiduciare il governo ma solo quando ha pronto un governo alternativo da dare al Paese. Eccetto l’ultima, sono caratteristiche queste che si è cercato di innestare anche in Italia ma in maniera artificiale senza nessun legame con una realtà italiana molto più frammentaria. Al contrario il meccanismo della “sfiducia costruttiva” era l’unico da prendere ad esempio vista anche l’attuale situazione.

E’ interessante però vedere soprattutto come il livello centrale ed e quello degli Stati si suddivide le competenze cercando di valutarne il diverso peso. A livello legislativo la costituzione in primis riconosce ad ogni Lander la possibilità liberamente di legiferare ma poi stabilisce l’esistenza di  una legislazione esclusiva al parlamento centrale in determinate materie (salvo delega ai lander di quest’ultimo) e di una legislazione concorrente nella quale il livello decentrato ha potere se non interviene il Bund, che di fatto spostano la bilancia dalla parte del livello centrale. Ai diversi Stati tedeschi alla fine non rimane altro che lasciare il segno in materie come l’educazione, l’ambiente, la cultura ed il funzionamento dei propri Comuni. Se però si va a vedere come si formano le leggi all’interno del Bund, si capisce comunque come si ribilanci  la situazione: il Bundesrat ha una sorta di potere di veto verso tutte quelle leggi che direttamente vanno a toccare gli interessi dei Lander provenienti dall’altro ramo dell’organo legislativo tedesco. In questo campo i due differenti rami del Parlamento tedesco devono trovare un accordo che, in caso di iniziale di iniziale contrasto, arriva per mezzo di un apposita commissione di intermediazione composta da parlamentari dei due rami del Bund in egual misura. Questa previsione è un esempio fra i tanti nel sistema istituzionale tedesco, che mostra una delle caratteristiche prevalenti della Germania: il cooperativismo fra istituzioni, partiti e persone. Nelle materie che non riguardino direttamente gli interessi degli Stati tedeschi in caso di disaccordo fra le due camere, un successivo secondo voto del Bundestag fa passare comunque la legge.

Facendo una valutazione di quanto visto posso infine dire che sicuramente lo Stato tedesco è meno decentrato da quello che può apparire perché in fondo questo è quello che ha voluto lo spirito tedesco. Ma allora perché puntare e continuare con uno Stato federale? E’ opinione comune fra gli storici ed i costituzionalisti che la Germania abbia puntato su un assetto del genere per motivi di praticità, di funzionalità, per obiettivi economici e per il buon funzionamento amministrativo dello Stato. E ci sono riusciti divenendo un esempio per il mondo e per un’Italia che,  per motivi culturali, avrebbe maggiore bisogno di un buon federalismo più dei Tedeschi stessi. E la figura dei comuni? Detto che non sono il centro della vita politica neanche in Germania, non posso non rilevare come una maggiore applicazione del principio di sussidiarietà rispetto a molte altre realtà, lì rende molto più protagonisti. Inoltre è giusto ribadire due aspetti: 1) Sono i singoli Lander a fare le scelte in materia di Comuni a seconda delle aspettative delle persone dei singoli Stati; 2) l’”affascinante” presenza delle Città-Stato. Inoltre la Legge Fondamentale tedesca è una delle poche a stabilire direttamente al suo interno che i Comuni hanno dei diritti inviolabili nei confronti dei Lander per la difesa dei quali possono rivolgersi alle Corti Costituzionali dei Lander od al Tribunale Costituzionale Federale. Ma qualche buona  sorpresa per le comunità la troveremo anche considerando il sistema fiscale tedesco rispetto a quello italiano…..al prossimo articolo sull’argomento!

Un saluto a tutte/i!!!

Joseph Gary

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