Grillo, Renzi e C.I.F.

Simbolo

“Ieri sera ho fatto un sogno…..

Ho sognato di aver letto l’ultimo libro di Matteo Renzi dove diceva di voler abolire il Senato o fare il Senato delle Regioni….

Ho sognato di avergli fatto notare dell’esistenza del mio blog a lui come a Grillo che improvvisamente dopo avvertiva la presenza di diversità culturali in Italia…

Ho sognato che guarda caso dopo il Senato delle Regioni è diventato quello delle autonomie e che il bicameralismo funzionerà più o meno come quello tedesco…..

Ho sognato che cominciavo a pensare che l’obiettivo CIF era stato raggiunto e che si poteva finire qua anche senza aver ricevuto il minimo segno di approvazione da chi  ne aveva preso spunto….

I comuni, le comunità saranno maggiormente rappresentate ma quanto ancora non si sa e devono essere istituzioni maggiormente autonome e più forti al di là della rappresentanza ottenuta….

Inoltre c’è da cambiare l’Europa, c’è da andare avanti non tornare indietro…..Ci vuole un potere esecutivo staccato dagli Stati e una doppia camera con le regioni rappresentate……

Alla fine del sogno decidevo che The Cif potrebbe quindi ancora andare avanti….

Ma….ho sognato davvero o….è stata la realtà, oppure è stato tutto….”All Most True”…..”

 

Joseph Gary

 

Dopo il faceto, troniamo un po’ sul serio e dalla poesia torniamo sulla prosa…

Dopo due pezzi sull’importanza del valore della persona che ha quanto meno la stessa importanza di ogni riforma istituzionale, finalmente (penserete voi lettori) un pezzo sull’attualità e su quella che ci riguarda, ovvero quella istituzionale. Lo spunto celo danno le recenti affermazioni di Beppe Grillo sul suo blog ed il cambiamento voluto dal governo Renzi circa la composizione ed il ruolo del Senato. Come evidenziato nel titolo di questo pezzo sembra veramente che i due possano aver letto The C.I.F. visto che dell’esistenza di questo spazio web è stata data loro notizia e visto il cambiamento della loro opinione su temi specifici qui trattati. Se non mi sbaglio infatti nel suo ultimo libro Renzi parla di Senato delle Regioni od abolizione del medesimo mentre Grillo non era mai andato verso la direzione del decentramento.

La ricostruzione storica fatta da Beppe Grillo ricalca non poco quello che è stato scritto su questo Blog molto prima nel pezzo: Il Risorgimento: la rivoluzione dimezzata che vi invito a rileggervi e nel quale esprimevo la delusione per quanto fatto dai politici italiani sul lato istituzionale e non solo, dopo l’unità d’Italia fino ad i giorni nostri. Quello che non mi vede d’accordo con quanto asserito dall’ex comico genovese è la soluzione proposta che è in linea con vecchi discorsi fatti dalla Lega, già criticati su questo blog. Se infatti l’assetto federale per l’Italia è un passo irrinunciabile, l’archiviazione delle regioni in favore di macroregioni potrebbe rivelarsi un altro errore. L’idea federalista cerca di preservare e conservare la diversità culturale italiana ottenendo come risultato uno Stato anche più funzionale, le macroregioni fatte magari ad immagine dei vecchi Stati preunitari porterebbe ancora a disilludere questi principi. Rispolverando il Regno Delle Due Sicilie si mischierebbero il Piemonte e la Sardegna che ben poco hanno in comune m anche una ipotetica macro regione del Nord vedrebbe al suo interno ben troppe diversità. Forse si potrebbe pensare a creare una macroregione al Sud ma imperativo sentire il parere dei cittadini. Le attuali regioni a mio avviso vanno più che bene, ci sarebbe solo da renderle veramente protagoniste con un assetto federale dello Stato. Chi si lamenta e ricorda gli ultimi scandali che hanno riguardato alcune giunte regionali non pone attenzione al fatto che la mediocrità e certi sbagli dipendono dalle persone e non certo da quel tipo di istituzione e farebbe bene a leggersi gli articoli di questo blog più incentrati sul valore e sui valori delle persone. Infine bisogna sempre stare attenti ad accontentarsi di un federalismo che comunque non sappia dare forza alle comunità locali all’interno delle regioni.

Il Senato delle autonomie proposto da Renzi ha anch’esso forte analogie con quanto proposto da noi proprio nel primo articolo di questo blog, ma in un ottica di bicameralismo non perfetto sembra perdere fin troppo della sua importanza. Avrei visto di buon occhio una Camera dei Deputati sicuramente prevalente alla seconda votazione in caso di contrasto col Senato, ma solo su specifiche materie ed in special modo non su quelle riguardanti le comunità locali. In questo caso le due camere dovrebbero avere lo stesso peso, considerando che comunque la nuova tipologia di senatori, ha ricevuto un consenso popolare al momento della loro elezione locale. Si poteva almeno guardare veramente un po’ di più al bicameralismo tedesco proposto nell’articolo “Germans Do IT Better” del blog C.I.F.. L’aver ridotto il Senato delle Autonomie a semplice istituto di iniziativa legislativa o quasi ne ha troppo sminuito l’importanza non riuscendo a far rivalutare il ruolo delle comunità locali come invece si vuole su questo blog. Un motivo in più per continuare la battaglia C.I.F.! Inoltre riteniamo che valga la pena andare avanti anche per migliorare l’Europa: adesso non è carne né pesce ma di fronte a chi la vuol sminuire proporrei invece maggior rappresentanza nel parlamento per le regioni europee e che abbia un vero esecutivo proprio in nome della sua funzionalità.

Le province stanno cambiando, ne abbiamo parlato in uno dei primi pezzi di questo blog, da rimarcare la reazione negativa e difesa appassionata di molte persone, anche semplici cittadini ed anche in questo caso si è andati non lontano da una delle direzione proposta da noi: lasciarle in piedi diminuendone i costi. Per questo alcune funzioni verranno demandate alle regioni ed altre ai comuni, e non saranno più elettive ma di “rappresentanza derivata”, un po’ come il Senato. Bene ma attenzione alle città metropolitane: devono individuare bene i confini del contesto metropolitano che dovranno comprendere dimenticando come erano tracciate geograficamente le rispettive vecchie province.

Non sappiamo se Renzi e Grillo che spesso si beccano siano o meno lettori davvero di questo modesto spazio….ma nel caso un saluto od un commento come quello di ogni altro lettore sarebbe molto gradito!!!

Un saluto a tutte/i

Joseph Gary

5 commenti
  1. g.piero ha detto:

    intanto un saluto..più che altro per capire come funziona questo posto …come connessione intendo

  2. g.piero ha detto:

    sintetizzo un pò ma vorrei mettere in evidenza alcuni dettagli —sono state abolite province che avevano piu abitanti di alcune regioni ,quindi un riassestamento regionale in macro regioni non lo vedo male , certo non voglio intendere tornare agli staterelli preunitari e neppure una nuova muraglia nord/sud ma se vogliamo parlare di gestione del territorio si lavora meglio con un territorio omogeneo come cultura generale

    eppoi c’è l’europa ……e qui il discorso diventa complesso e sarebbe utile partire dalle basi ..ovvero abbiamo ceduto un pò di sovranità nazionale per fare quest’europa ..ma a chi è stata data questa sovranità?
    dopo una breve visita a strasburgo ed aver avuto un’infarinatura su come si svolgono i lavori ho sentito puzza di fregatura
    quando un burocrate ha più potere di un politico la faccenda si fà triste
    abbiamo dato troppo potere a sconosciuti che non rendono conto a noi ma altri committenti ( finanziari/commerciali)

  3. Prima di tutto grazie per l’interessante e apprezzabile commento che denota conoscenza anche diretta degli argomenti. Fa riflettere sicuramente il fatto che alcune province demograficamente importanti abbiano perso la possibilità di un collegamento diretto con gli elettori attraverso le elezioni. Bisognerebbe capire quanto quest’ultimi sentono il legame con la loro provincia ed al limite pensare ad una nuova regione….Però, e rispondo così anche alla seconda considerazione, a me sembra che le regioni italiane come detto nell’articolo, siano abbastanza omogenee così, e si vuol trovare delle similitudini (ad esempio nella famosa padania) queste siano economiche ma non culturali…..Così oltre alla citata Sardegna diversa dal Piemonte (quindi niente suddivisione tipo Stati pre-unitari, d’accordo) e per entrare nell’attualità, anche il Veneto lo vedo diverso dalla Lombardia….
    Sull’Europa siamo d’accordo, non ho avuto purtroppo l’opportunità di vedere con i miei occhi, ma l’impressione che sia un qualcosa che pur importante non funziona come dovrebbe ce l’ho anch’io….Io però come scritto punterei ad andare avanti a togliere potere ai burocrati e darla a veri politici…di qui l’esigenza di una vera struttura tipo Stato, con un vero governo ma ribadisco: deve rappresentare l’estrema eterogeneità culturale Europea….ecco l’esigenza di una seconda camera….
    L’influenza degli altri committenti, e qui mi puoi aiutare tu, potrebbe essere anche dovuta poi ad una serie di meccanismi che l’U.E. ha (mi riferisco a istituti tipo di concertazione) nei quali certi gruppi di interessi riescono a far sentire la voce molto più dei cittadini, più distanti da certe realtà…
    Un saluto ed un grazie ancora per il commento.

  4. g.piero ha detto:

    una cosa per volta….discutere di ipotetici confini regionali o di macroregioni è marginale e successivo alle competenze che hanno queste comunità
    se fino a pochi anni fà la tendenza era di dare competenze /autonomie al decentramento ,tutto aveva un senso ,ora invece percepisco una tendenza opposta ,un ritorno al centralismo romano
    a questo punto parlarne è sempre interessante ma i problemi si spostano altrove
    la politica come semplice calcolo ragionieristico ..i tribunali costano-bene si chiudono – idem x tutti gli uffici periferici che danno servizi per conto dello stato ,facile da comprendere il ragionamento da parte di chi ha il potere in mano e se lo vedeva togliere a favore di altri enti minori

    per il problema europa invece ,siamo alla vigilia del sisma con le prossime elezioni europee sappiamo che ci sarà una scossa ma non sappiamo cosa provocherà di preciso
    non faccio ipotesi ma mi piace pensare che questa scossa sia davvero necessaria per smuovere una situazione anormale

    p.s. i nomi di riferimento in questo blog…sono veri e siete di origini straniere oppure sono nick di fantasia?
    pura curiosità ..tanto per sapere 🙂

  5. Da sempre contrario e contrari a qualsiasi forma di centralismo….Sì si percepisce un po’ questa linea di pensiero di abbandono delle autonomie in nome della riduzione dei costi quando invece buon decentramento significa maggior rappresentanza, funzionalità e quindi riduzione delle spese. Vediamo cosa succederà a queste elezioni europee, nel commento precedente ho mancato di dire che un’ Unione Europea più forte ci garantirebbe anche maggior protezione della cultura millenaria del nostro continente. I nomi dei creatori di questo blog sono di fantasia, seguono una tendenza di internet giusta o sbagliata che sia, ma sotto tanti punti di vista non essendo esperti del mondo virtuale ne abbiamo seguite le abitudini….per ora….Come scritto sul blog stiamo cercando persone con la stessa linea di pensiero e poi vedremo se salterà qualcosa di meno virtuale e più concreto. Al lato del blog c’è una mail per aderire al “progetto” che per altro va costruito insieme ognuno con le sue idee ed esperienze esattamente come ha fatto lei che ha avuto contatti con Strasburgo….
    Grazie per l’attenzione.
    A presto.

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